La leadership efficace è la capacità di coinvolgere a pieno le persone e le istituzioni nell’ottenere obiettivi sfidanti, ma al tempo stesso pragmatici, che siano da guida nella scelta delle azioni da compiere e di stimolo per superare gli ostacoli, che ogni progetto di innovazione si troverà naturalmente ad affrontare.

Questa è nella sostanza la leadership efficace.

Al termine leadership è stato aggiunto l’aggettivo “efficace“, che potrebbe risultare ridondante a primo acchito, per rafforzare il concetto di utilità che devono avere i comportamenti di chi persegue la leadership efficace.

L’obiettivo della leadership efficace non deve essere quello di creare “seguaci” o solo “far star bene le persone“, ma bensì di riuscire a guidare, o meglio, far guidare, nel lungo termine, l’organizzazione verso una meta condivisa, anche nella tempesta, non solo col mare calmo e vento a pochi nodi.

Nella leadership efficace il leader è più un coach o un mentore che lavora nelle “retrovie“, che un boss che decide, ma sempre pronto a “spostarsi in avanti” per difendere l’operato del team. È colui che contribuisce a scovare il meglio nelle persone, a valorizzarne le capacità, a selezionarle e indirizzarle verso un obiettivo comune sapendo ispirare, attraverso il buon esempio, con tenacia e coerenza.

Due esempi di leadership efficace

In questo articolo non sono riportati casi di “businessman” (giustamente) già osannati nei testi di management, ma bensì degli esempi di due fantastici grandi artisti, in diverse discipline, che hanno compreso appieno l’essenza della leadership efficace:

 

 

Per me quel che conta non è essere il numero uno, ma far sì che le cose funzionino

Keith Richards

 

 

Keith Richards, classe 1943, membro fondatore dei Rolling Stones, è certamente uno dei musicisti e chitarristi più influenti della scena rock mondiale.

Non lo si può di certo definire un businessman da copertina dell’Harward Business Review, ma certamente sa come funziona un team in grado di prosperare nel tempo (I Rolling Stones suonano assieme dal 1962).

Nella sua citazione Richards parla proprio di lungimiranza: abbandonare l’effimero desiderio di giungere alla vittoria in ogni singola battaglia, per “aver sempre ragione“, a fronte di benefici nel lungo termine.

Questo tema ha a che fare con la sostenibilità del business, perché i primi sprechi da eliminare sono quelli dovuti ai cambiamenti che non generano valore, ma che invece consumano energie e logorano i rapporti per esigenze “di comando” e/o paura di perdere il controllo.

Non che la “sua band” non abbia mai avuto questi problemi, anzi, basta leggere l’autobiografia dello stesso Richards “life” per scoprire il contrario, ma alla fine i risultati contano e dopo aver pubblicato 79 album, nel 2019 sono stati nuovamente in tournée.

Il perfetto è nemico del bene” è un aforisma che viene comunemente attribuito a Voltaire, che nel 1770 citò un proverbio italiano nel suo Dictionnaire philosophique: “Il meglio è l’inimico del bene“.

Il significato è che a causa (o per la scusa) della ricerca della perfezione si corre il rischio di non giungere mai all’obiettivo, che invece potrebbe essere raggiungibile con “buoni” risultati, ovvero secondo standard accettati dal gruppo di lavoro/organizzazione. Ottenuti i primi risultati “funzionanti” ci sarà certamente modo di migliorare.

In tal senso può essere ulteriormente letta l’affermazione di Richards per la leadership efficace:

non conta essere il numero uno, il boss e neppure stare sul piedistallo più alto, conta far si che le cose funzionino, senza temerle, e quando ciò avviene intraprendere un percorso virtuoso e di costante miglioramento.

 

 

I vincitori… non sono coloro che non falliscono mai

ma… quelli che non si arrendono mai

Banksy

 

Banksy, classe 1974, è un artista inglese, considerato uno dei maggiori esponenti della street art, la cui vera identità rimane ancora sconosciuta.

Ci troviamo di fronte a un artista geniale in grado di comunicare in modo incredibilmente unico, capace di raggiungere migliaia di persone con i suoi messaggi in modo innovativo ed efficace.

Questa citazione si trova esposta al MoCo – Museum of Modern Art di Amsterdam, assieme ad altre opere di importanti street artist (si consiglia caldamente a tutti la visita a questo stupendo museo!).

In questa citazione torna un elemento fondamentale, precedentemente esposto: la lungimiranza di saper lavorare per benefici a lungo termine, sostenibili.

A questo si unisce la perseveranza nel perseguire gli obiettivi con tenacia.

Nella leadership efficace la tenacia è fondamentale, ma deve essere pragmatica. Non si tratta di ceca ottusità nel perseguire obiettivi in nome di una coerenza senza valore, bensì di saper ascoltare con attenzione tutti gli elementi che influenzano il contesto in cui si opera per ottenere benefici concreti.

Il grandissimo genio di Nikola Tesla, nei suoi articoli autobiografici “My Inventions“, pubblicati in più puntate nel 1919 sulla rivista “Electrical Experimenter“, rispetto alle sue invenzioni affermò:

Qualsiasi pensiero concepissi era ispirato da un’impressione esterna

La comprensione totale del contesto in cui si opera è fondamentale ed è necessario tenerne in assoluto conto, altrimenti si corre il rischio di ritrovarsi a svolgere degli esercizi di stile, non innovare. Questo non significa però agire in sola risposta alle “richieste pressanti“.

Nella leadership efficace non ci si lascia trasportare “dal vento“, ma si impara a comprenderlo e interpretarlo, per indirizzare le azioni e far muovere l’organizzazione nella direzione giusta.

L’ultimo importante aspetto nella leadership efficace, brillantemente descritta nell’affermazione di Banksy, è che non ci deve essere la paura di sbagliare, porre attenzione alle cose che si fanno certamente si, ma deve essere forte la consapevolezza che in ogni percorso virtuoso il fallimento è parte del viaggio e deve essere accettato e affrontato come un rischio.

Ciò significa gestire (risk management) la possibile minaccia di fallimento a fronte delle importanti opportunità offerte dal successo del progetto di innovazione intrapreso.

L’esempio nella leadership efficace

Nella leadership efficace l’esempio è fondamentale, tutti guardano al leader, a ciò che fa, a come reagisce agli eventi e quali sono i suoi valori, molto di più rispetto a quello che dice.

Le affermazioni sono spesso sopravalutate, sono come le vittorie di piccole battaglie, ma se il comportamento non è coerente ed etico i benefici a lungo termine non arriveranno o saranno decisamente minori.

Nella leadership efficace ci si aspetta dai leader una forte etica e valori personali e questo avrà effetti decisamente positivi sulla conduzione dei progetti.

Come applicare la leadership efficace in pratica

Il primo strumento pratico ed enormemente efficace è il Project Canvas da applicare per tutti i progetti di innovazione.

Attraverso l’utilizzo di tale strumento di sviluppo e gestione dei progetti di innovazione possiamo mettere in atto la leadership efficace nei seguenti step:

  1. Fare in modo di agire in un contesto propenso alla gestione di progetti per l’innovazione.
  2. Avere obiettivi sfidanti, ma pragmatici al tempo stesso.
  3. Aver chiare le motivazioni, “perché lo facciamo“.
  4. Chiarire lo scopo del progetto in modo intellegibile e chiaramente comunicabile a tutti.
  5. Coinvolgere persone competenti, motivate e influenti.
  6. Organizzare le attività per produrre con costanza risultati.
  7. Mostrarsi pragmatici (manager) nel gestire il lavoro quotidiano, affrontando i rischi, ma al tempo stesso rimanere visionari (leader) verso gli obiettivi sfidanti posti.

Grazie all’applicazione costante e tenace della leadership efficace i risultati non mancheranno, non solo nei singoli progetti di innovazione sostenibile, ma anche nelle organizzazioni e persone coinvolte.

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