Premessa (e qualche definizione)
La copertina di questo articolo trae il suo spunto dal fantastico 6° album del 1987 targato Depeche Mode “Music for the Masses“.
L’immaginario che suscita è perfetto per introdurre quanto di seguito esposto:
L’innovazione è alla portata di tutti… quelli che si impegnano per ottenerla!
Questo concetto è stato sviluppato in un recente articolo “L’innovazione sostenibile” dove si evidenzia che “l’innovazione non è solo quella epocale, definita “disruptive“, in grado cioè di ri-plasmare il settore di business in cui si opera o addirittura gli stili di vita delle persone. Non deve essere intesa solo così, altrimenti sarebbe qualcosa destinata a pochi (unici direi), invece innovare è alla portata di tutti“.
Aspetto, tra l’altro, splendidamente illustrato nel “Manuale di Oslo“, giunto alla sua 4° edizione (2018), nelle seguenti definizioni di innovazione:
- Un’innovazione di prodotto è un bene o servizio nuovo o migliorato che differisce significativamente dai precedenti beni o servizi dell’azienda e che è stato introdotto sul mercato.
- Un’innovazione di processo è un processo aziendale nuovo o migliorato per una o più funzioni aziendali che differisce in modo significativo dai precedenti processi aziendali dell’azienda e che è stato messo in uso dall’azienda.
- Ai tipi di innovazione sopra va aggiunta anche l’innovazione attraverso i Modelli di Business, ovvero la creazione di valore attraverso un diverso posizionamento della propria proposta (es: nuovi segmenti di clientela, nuovi canali di vendita, nuove modalità di gestione dei ricavi…).
In termini di definizioni ci vien ora in supporto anche la recente ISO 56000:2020 “Innovation management – Fundamentals and vocabulary“, pubblicata dall’ISO a marzo 2020, che riprende, in parte, i concetti espressi nel “Manuale di Oslo“:
- Innovazione: entità nuova o modificata che realizza o redistribuisce valore.
- entità: qualsiasi cosa percepibile o concepibile (prodotto / servizio, processo…).
- valore: benefici derivanti dal soddisfacimento delle esigenze e aspettative, in relazione alle risorse utilizzate.
A questa norma si aggiungono le seguenti della stessa famiglia:
- ISO 56002:2019 “Gestione dell’innovazione – Sistema di gestione dell’innovazione – Guida“
- ISO 56003:2019 “Gestione dell’innovazione – Strumenti e metodi per le partnership per l’innovazione – Guida“
- ISO/TR 56004:2019 “Innovation Management Assessment — Guidance“
- ISO 56005:2020 “Innovation management — Tools and methods for intellectual property management — Guidance“
In particolare la prima elencata tratta i sistemi di gestione dell’innovazione.
Nel presente articolo vi spiegherò perché i sistemi di gestione aiutano l’innovazione – per tutti!
I benefici nell’implementare un sistema di gestione dell’innovazione
Implementare un sistema di gestione dell’innovazione rappresenta un’opportunità per le organizzazioni di orientare i propri processi, o parti di essi, nell’impegno quotidiano della creazione di valore attraverso l’innovazione.
Per sistema di gestione si intende “il modo in cui un’organizzazione gestisce le parti correlate della sua attività al fine di raggiungere i suoi obiettivi“. Nel nostro caso gli obiettivi sono l’innovazione continua in grado di generare valore.
Creare un sistema di gestione dell’innovazione ha l’indubbio vantaggio di sviluppare un ecosistema evoluto, all’interno dell’organizzazione, in grado di strutturare con continuità: processi, modalità, strumenti e scelta delle risorse competenti (con la relativa disponibilità) per rendere l’innovazione un impegno costante dell’organizzazione e non un’attività relegata a pochi dipartimenti o a momenti sporadici di intuizioni che devono “rubare” il tempo all’operatività quotidiana.
Il vantaggio nell’avere un sistema di gestione per l’innovazione è quello di strutturare un approccio metodico nell’organizzazione, perché, come ripetiamo da tempo:
L’innovazione è 1% intuizione e 99% gestione
Non permettiamo che l’innovazione (con i relativi benefici che porta) sia solo frutto dell’occasionalità o dell’impegno “extra” dei singoli, altrimenti rischiamo di perdere molte opportunità, bensì creiamo un sistema incentivante che punti al valore attraverso l’innovazione.
Un elemento vincente dei sistemi di gestione dell’innovazione è la creazione e il mantenimento di un sub-sistema di relazioni importanti, in logica di innovazione collaborativa, al fine di massimizzare le opportunità di successo grazie a partnership che portano valore in termini di informazioni, conoscenze, validazioni e capacità (vedremo in seguito meglio come).
Come implementare un sistema di gestione dell’innovazione
L’ecosistema organizzativo a cui si ambisce (in termini di vision) è ben descritto graficamente nel ciclo PDCA integrato nella Norma ISO 56002 di seguito riportato:
fonte: UNI ISO 56002:2019 “Gestione dell’innovazione – Sistema di gestione dell’innovazione – Guida“.
In modo molto pragmatico riportiamo di seguito il fulcro del sistema, ovvero le “attività operative” sopra indicate:
- Identificazione delle opportunità: il punto di partenza è la scintilla, che può provenire da tutte le parti, anche dalle meno attese (internamente ed esternamente), l’importante è saperle captare, magari anche stimolarle già orientate nella direzione della visione aziendale e (questo sarebbe il top) in coerenza con la strategia.
- Creazione dei concept: dalla scintilla (l’input “creativo“) sviluppare alternative, scenari, ipotesi, analisi di valore e incertezze che permettano di comprendere se realmente l’idea può diventare un progetto di innovazione in grado di creare valore.
- Validazione dei concept: questo punto è fondamentale, è una milestones del processo di innovazione imprescindibile e talvolta sottovalutata in quanto relegata al momento in cui avverrà la “decisione da parte del boss“. I concept ottenuti devono essere validati con metodo e raziocinio prima di procedere con l’avvio del progetto. Ciò avviene grazie a progetti pilota, indagini, business case, pareri di esperti, partnership, pareri scientifici, progetti di ricerca, ecc… svolti anche con l’ausilio di partner esterni all’organizzazione.
- Sviluppo delle soluzioni: l’esecuzione attraverso progetti è la via per ottenere i risultati attesi! Su questo non vi è alcun dubbio, la teoria del Project Management ci fornisce gli strumenti, le conoscenze e le metodologie necessarie al fine di ottenere i benefici ricercati. Creiamo un portfolio di programmi e progetti delle innovazioni, allineato con la strategia, in grado di generare valore per l’azienda. Ciò significa allocare budget, risorse, identificare gli stakeholder… in poche parole applicare le metodologie di Project Management (agile o ibride) e accelerare le soluzioni verso il loro mercato di sbocco!
- Implementazione delle soluzioni: a questo punto, nel caso in cui il progetto di innovazione abbia fornito i deliverables richiesti, dobbiamo “scaricare a terra” l’innovazione (nuovo/migliorato prodotto/servizio, nuovo/migliorato processo…) utilizzando gli output provenienti dal “pipe dell’innovazione” per raccoglierne i benefici. Entriamo nella fase dello “sfruttamento dell’innovazione“, ovvero nel momento in cui raccogliamo i benefici reali (si passa al portfolio delle soluzioni). Il processo naturalmente non si ferma qui, ma da ora inizia una parte altrettanto importante del monitoraggio delle operations per analizzare, con costanza, l’efficacia ed efficienza del business e valutare sempre nuove opportunità e miglioramenti.
Quali i rischi di un sistema di gestione dell’innovazione
Ogni fase indicata nel precedente capitolo è parte di un sistema che interagisce in modo attivo e intelligente e non “prescrittivo” secondo un’applicazione pedissequa di procedure e norme.
La vera minaccia, che vi può essere, nell’adozione di un sistema di gestione dell’innovazione, è che lo stessa diventi preda della logica di coloro che operano con un approccio che punta unicamente al “rispetto del punto norma” e per la soddisfazione delle check list ai fini certificativi.
Il valore va ricercato costantemente, con attenzione e dedizione negli apporti che ogni professionista (interno ed esterno), nel rispetto dei ruoli, può dare e nella capacità dell’organizzazione di mantenere il focus sui benefici che ne vuole trarre come vera e unica bussola capace di orientare le azioni necessarie!
fonte: UNI ISO 56002:2019 “Gestione dell’innovazione – Sistema di gestione dell’innovazione – Guida“.
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