Mai come in questi giorni mi sono interrogato sulla valenza di questi due elementi decisionali

L’istinto è qualcosa di primordiale dentro noi, che abbiamo per carattere e sviluppato col tempo attraverso le nostre esperienze. Non sempre è ciò che vogliamo, ma è qualcosa che ci fa muovere immediatamente, con gli occhi, con il pensiero ed esprime la prima reazione su quell’argomento.

L’istinto è il subito, l’immediato che esce.

La razionalità ci aiuta a capire cosa è meglio fare attraverso un ragionamento su tutti gli elementi che compongono il puzzle. Ci obbliga a prefigurarci una visione futura dei risultati, degli effetti che le nostre azioni provocheranno per noi e per il nostro habitat (non solo ambientale ma anche umano e culturale).

La razionalità è il “contare fino a dieci”.

Nel business istinto e razionalità sono gli ingredienti dell’innovazione di valore, in grado di trasformare le idee, in successo per le organizzazioni

L’uno funziona correttamente solo assieme all’altro. 

Nella vita privata possiamo trovare ancora maggiori complessità, se possibile, rispetto a quella lavorativa.

I tragici eventi di questi nostri giorni disgraziati fanno scattare in noi l’istinto di difesa e offesa per reazione alle atrocità a cui siamo testimoni e vittime.

Sono atti che la società civile deve condannare e dalla quale si deve difendere con fermezza, senza esitazione, non solo per chi è stato direttamente colpito, ma anche per dare credibilità e concretezza alla società basata sui diritti delle persone

In questo la razionalità ci deve aiutare, per evitare di entrare in un vortice di reazioni istintive violente (visione futura negativa), facendo così vincere chi ci attacca.

Decisi, coerenti, chiari, uniti e perseveranti

Queste attitudini decretano i successi duraturi, in tutte le situazioni, comprese quelle sociali.