Se non ci credi tu… non ci crederà nessuno!

Questa semplicissima frase, ma pregna di significato, l’ha pronunciata Vasco Rossi il 12 maggio 2005 quando gli hanno conferito la laurea “honoris causa” in Scienze della Comunicazione presso la IULM – La Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano.

Non so se è tutta farina del suo sacco, ma decisamente coglie, in una battuta, qual è il punto di partenza per un Leader.

Mettere passione e convinzione in quello che si fa

Leadership vs. Management… quali sono le differenze?

Il manager è colui che fa quadrare i conti, fa girare i processi come un orologio e gestisce le attività al meglio con le risorse messe a disposizione. Per questa figura esistono percorsi formativi specifici per le competenze di management.

Il leader è invece colui che motiva e ispira i collaboratori verso una visione comune con costanti azioni per creare fiducia e senso d’appartenenza all’organizzazione. In questo caso si può affermare che non esistono specifici corsi per diventarlo.

Seppur siano ruoli distinti, sono entrambi importanti nella gestione delle organizzazioni.

Ad esempio nel definire la visione, e la relativa strategia per raggiungerla, è fondamentale utilizzare le corrette metodologie, avvalendosi di prassi consolidate (management)… ma se non ci mettiamo la passione in quello che facciamo non riusciremo a superare “l’inerzia al distacco iniziale“, naturale in ogni novità (leadership).

Quando partiamo dall’idea per sviluppare un’innovazione di valore dobbiamo trovare il senso che questa ha per i nostri clienti e l’importanza che ha per noi come gruppo e come persone.

Dobbiamo essere convinti di quello che facciamo, non in modo cieco ed ottuso ovviamente, ma con una visione chiara, da perseguire con coerenza e costanza.

Troviamo una ragione superiore allo stipendio e al profitto, miriamo alla bellezza di un grande progetto.

Crediamoci e se siamo onesti e capaci troveremo chi ci crederà con noi.

Questa è leadership