La creatività è la scintilla che fa partire un business, l’idea da cui il successo trae origine. Quello che succede ancora troppo spesso è che anche le ottime idee non producono i risultati auspicati… cadendo a terra a pochi metri dalla partenza…
…ma perché?
Le ragioni credo si debbano ricercare prima di tutto nella non sempre chiara conoscenza delle diverse fasi necessarie al raggiungimento di un risultato.
Queste fasi potremmo definirle come i tre passi verso il successo.
La prima fase è quella della creatività, che genera in tutti il piacere di concepire, senza travaglio alcuno, qualcosa di nuovo, che prima non c’era.
Bene, siamo sulla via giusta, ma non possiamo ancora parlare di innovazione.
Innovare significa passare alla fase di trasformazione di un‘idea di potenziale successo ad un nuovo business di successo, sia esso un nuovo prodotto, servizio, maggiore efficienza organizzativa, nuovi modi di comunicare le nostre proposte… e qui iniziano i prodromi veri e propri che spesso le organizzazioni e i suoi manager non si aspettano e non intendono affrontare fino in fondo.
Ma come ci innamoriamo delle idee, del piacere di generarle, dobbiamo altrettanto appassionarci al lavoro per renderle dei business di successo, confrontarci e scontrarci con le resistenze, gli ostacoli, le tensioni ed i nemici del cambiamento che l’innovazione porta con se (in primis noi), per raggiungere il traguardo, mantenendo la lucida focalizzazione sui risultati e la coerenza degli obiettivi.
La seconda fase è proprio quella della focalizzazione sui risultati. Dobbiamo sempre ricordarci che per quanto ottima possa essere un’idea è solo il mercato che decreterà il suo successo o meno. Dobbiamo quindi capire qual è il nostro mercato, dove si trova o come crearlo (geograficamente, nicchia, mass production…) e imparare a conoscerlo esplorandolo per proporre la nostra innovazione del valore.
Questa fase è il canale in grado di trasformare “l’ottima idea” nel “business di successo”!
Affinché questo canale sia efficace, c’è bisogno di una gestione in grado di perfezionarsi continuamente lungo la strada “dell’esecuzione intelligente” con tempi, costi e obiettivi certi. Una gestione di progetto, o progetti e programmi, guidata da soggetti competenti in grado di ottenere i risultati attesi.
Oggigiorno esistono buone prassi e metodologie in grado di supportare tale lavoro attraverso un continuo confronto con tutti gli stakeholder che possono influenzare o essere influenzati dal successo dell’innovazione, comunicando e raccogliendo i feedback per il successo dell’iniziativa.
La terza fase è quella dell’analisi e gestione del ciclo di vita, perché tutte le innovazioni ne hanno uno, sta a noi comprendere qual è lo stato in cui si trova e come e quando sia necessario migliorare, mantenere, modificare o sostituire l’innovazione. Un “design approach” a tutti i processi che creano valore.
Per fare tutto questo dobbiamo adottare una specifica mentalità nel nostro lavorare, perché innovare non è un traguardo da tagliare una volta, ma un’azione quotidiana!
#innovareognigiorno